Gela. Il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” è un cantiere aperto, dove alla carenza di personale e alla difficoltà di avviare nuovi servizi contemplati in pianta organica si aggiunge la polemica degli utenti.
Cosi, mentre stamattina i fautori della petizione per attivare la Breas-unit, reparto di assistenza e cura delle patologie al seno, ufficializzeranno le 20.302 firme raccolte, tra le corsie dell’ospedale i pazienti sono costretti a convivere con i disagi. L’indice accusatorio è puntato contro i lavori di realizzazione del nuovo impianto di area condizionata. Quasi a volere accentuare le difficoltà, i continui infortuni degli utenti che si registrano nell’attraversare pedonale di accesso all’ospedale da via Palazzi. Ieri una pensionata di 67 anni è incappata in una delle tante buche a ridosso dei marciapiedi impraticabili, procurandosi una frattura al femore che gli è valsa il ricovero in Ortopedia. Caos anche in Ostetricia e ginecologia, dove le donne in gravidanza sono state costrette a condividere la sala di attesa alle visite ginecologiche con i muratori dell’impresa di Mazzarino incaricata dall’Asp Cl2. In assenza di un’area cantiere gli operatori hanno eseguito opere murarie e collegamenti delle condotte idriche tra lo sguardo attonito degli utenti. Stessa situazione in un’altra sala di attesa, quella al reparto di Ostetricia e ginecologia caratterizzata da polvere e fanghiglia. Un inconveniente è sfociato anche nell’allagamento dell’unico corridoio di accesso ai reparti. “Bisogna scegliere – commenta Carmelo Iacono, direttore generale dell’Asp Cl2 – Accettare il fastidio per un lasso di tempo non è un male. Il consiglio è di pazientare per evitare di trascorrere nei reparti un’altra estate nel caldo. Non ho alternative. E’ utopistico pensare di chiudere i reparti”. Mentre ieri gli infermieri appartenenti al sindacato Nursind hanno annunciato lo stato di agitazione per il mancato riconoscimento dei servizi aggiuntivi, questa mattina i fautori della petizione per sollecitare l’attivazione della Breast-unit, “#cantieregela”, coordinato da Enzo Madonia, e Ados (Associazione donne operate al seno) presieduta da Grazia Lo Bello, torneranno nel piazzale interno dell’ospedale per illustrare l’azione di denuncia contro il Governo Regionale del presidente Rosario Crocetta. La petizione popolare non comprende tutti gli altri disagi del Pronto soccorso, Otorino, Malattie infettive e Radioterapia.