10 milioni fermi ad Unicredit: soldi sbloccati e il Comune cerca un “tesoriere”

 
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Gela.
Cifre che, di certo, non sfigurano neanche davanti ai tanto famigerati importi delle royalties versati dai dirigenti della raffineria Eni nelle casse del municipio. Oltre dieci milioni di euro, infatti, sono stati fermi, per diversi anni, nei caveau di banca Unicredit, a sua volta società incaricata di svolgere il servizio di tesoreria per conto dell’ente comunale.

Soldi pubblici bloccati a causa di una serie di vecchi pignoramenti presso terzi che imposero ai funzionari dell’istituto di credito di costituire un fondo che potesse garantire gli eventuali creditori di Palazzo di Città.
Quei contenziosi si sono risolti nel corso degli anni ma le somme sono ritornate nella disponibilità dei tecnici municipali solo di recente. Quasi nove milioni di euro, dopo la ricostruzione di tutte le pratiche giudiziarie risoltesi senza troppe conseguenze, sono stati sbloccati ritornando nella disponibilità comunale.
L’ultimo passo era rappresentato da circa 656 mila euro, ancora fermi per l’impossibilità di rintracciare almeno ottanta fascicoli di procedimenti giudiziari finiti negli archivi degli uffici del nuovo tribunale. Davanti al muro del tempo, l’amministrazione comunale ha scelto di chiedere lo sblocco di queste somme assumendo tutte le responsabilità del caso davanti ai funzionari di banca Unicredit.
“Era importante farlo – dice il sindaco Angelo Fasulo firmatario del provvedimento che dà il via libera allo sblocco del denaro – siamo riusciti a risolvere una situazione che si trascinava da tempo. Gli oltre dieci milioni di euro fermi nelle riserve della banca ci spettavano di diritto. Tutti i contenziosi per i quali erano stati vincolati si sono risolti”.
In sostanza, Cesare, alias l’ente comunale, ha riavuto quello che gli spettava: per Dio, alias Unicredit, la garanzia che sarà il comune a rispondere di qualsiasi improvvisa eventualità.
Intanto, i funzionari di Palazzo di Città hanno appena pubblicato il bando ufficiale per avviare la ricerca di un nuovo istituto di credito interessato a svolgere la funzione di tesoreria comunale. In diverse occasioni, nel passato, la gara è andata deserta. 

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