Gela. Nonostante i tanti ritardi nel processo che dovrebbe condurre alla concreta istituzione dell’area di crisi complessa nel territorio locale, proseguono gli incontri a livello ministeriale. L’incontro al Ministero. Questa volta, il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano hanno avuto un lungo faccia a faccia con i funzionari del Ministero dell’economica. Al centro del vertice, il tentativo di ottenere il via libera rispetto ad una serie di agevolazioni fiscali e sgravi in favore di quelle aziende che, con progetti comunque finanziati, decidessero di insediarsi in città. “Al momento, abbiamo avviato delle interlocuzioni – dice il vice sindaco Simone Siciliano – una cosa è chiara, per attrarre potenziali investitori, anche nell’ottica del polo logistico sul Mediterraneo, bisogna garantire sgravi fiscali e vantaggi, consentiti dalle norme in materia proprio per le aree di crisi complessa”. I funzionari del ministero, in ogni caso, non sembrano aver chiuso le porte alle proposte portate dall’amministrazione comunale. Gli strumenti di vantaggio fiscale verranno definiti in incontri successivi. Il processo che avrebbe dovuto condurre all’area di crisi complessa continua a procedere a rilento, con decine di posti di lavoro oramai saltati nell’indotto Eni.