Zona rossa, in città sotto verifica i numeri del contagio: canale aperto Greco-Asp

 
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I militari durante controlli in corso Aldisio nel periodo del lockdown

Gela. Strade semideserte e tante forze dell’ordine in giro, anche nello scorso fine settimana. La “red zone” scattata in città conferma la propensione al rispetto delle regole. Con bar e supermercati chiusi di domenica, d’altra parte non ci sono molti motivi per cui allontanarsi da casa. Il centro abitato è stato comunque presidiato da carabinieri, polizia, esercito e vigili urbani, soprattutto nelle zone considerate resistenti alle restrizioni, come San Giacomo, piazza Umberto, Lungomare, via Palazzi. A parte i soliti runner e cittadini che hanno portato a spasso i loro quattro zampe poca gente in giro, a spezzare il silenzio solo qualche ambulanza diretta al Vittorio Emanuele, come dimostrano le foto e i video girati in giornata. Con le scuole chiuse almeno fino ad oggi intanto l’Asp ha annunciato i risultati delle tre giornate dedicate allo screening epidemiologico della popolazione scolastica alla ricerca di positivi covid-19 nella platea studentesca e tra il personale docente e gli ausiliari nell’intera provincia di Caltanissetta. Secondo il report di Asp sono stati 2.641 i tamponi eseguiti in 3 giorni, da venerdì a domenica. Zero positivi nella prima giornata, 11 sabato e 15 domenica, per un totale di 26 positivi. Dato confortante se non fosse che a Gela, ad esempio, su 549 persone prenotate nella giornata di sabato se ne siano presentate solo 45, come raccontato dalla responsabile della Croce rossa Anita Lo Piano con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, mentre domenica il drive in è rimasto chiuso.

Problemi di comunicazione tra Asp e Comune dice l’assessore all’istruzione Cristian Malluzzo che però annuncia una nuova tornata di screening per le scuole. L’obiettivo è quello di una possibile riapertura delle scuole dall’infanzia fino alla prima media, così come nel resto dell’isola, ma tutto dipenderà dai numeri che l’Asp fornirà. I numeri del contagio intanto rimangono alti. In totale, sono quaranta i morti. La zona rossa dettata dall’ordinanza sindacale, permarrà fino ad oggi. Dal 21 subentrerà quella della presidenza della Regione Siciliana ma è possibile che possa essere prolungata fino al 31 gennaio.

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