Gela. Pochi giorni fa, è stato più cauto. Ora, invece, parla già di “superficialità” nel valutare la delicatezza dell’intera questione delle Zone economiche speciali. L’ex vicesindaco Simone Siciliano torna a farsi sentire e questa volta è meno tenero nei confronti del sindaco Lucio Greco e della sua giunta. “Nel rispetto delle logiche e dei tempi che la politica deve darsi per avere una macchina di governo in grado di incidere sulle sorti della città – dice – non posso non registrare la superficialità con cui sia stato trattato l’invito ad attenzionare il rischio che Gela venga tagliata fuori dalle misure straordinarie di rilancio dell’area di crisi con l’inserimento nella Zona Economica Speciale del distretto economico della Sicilia Sud-Orientale”. Per l’ex numero due della giunta Messinese, il taglio di Gela è più che un’ipotesi.
“Da un’attenta analisi degli atti pubblici, la posizione di Gela nella pianificazione del partenariato delle Aree Logistiche Integrate che vede coinvolti i sistemi portuali di Messina, Catania, Augusta e Gela, è stata revocata unilateralmente, e ad oggi le aree di Gela non sono ancora state identificate nel Piano che a breve verrà inviato ai ministeri competenti. Invito nuovamente chi si occupa della questione a prendere contatti con l’ufficio regionale interessato dell’attività per verificare lo stato dei fatti e trasmettere quanto necessario per inserire i 128 ettari di aree produttive da includere nella pianificazione, per offrire alle imprese insediate o di nuovo insediamento la possibilità di poter usufruire dei vantaggi di defiscalizzazione previsti dall’istituzione delle Zes. La politica ha il compito di tenere alta l’attenzione di tutti gli organi di governo, politici e amministrativi, evitando che la città perda occasioni di crescita”.