Gela. Il volontariato diventa a pagamento. Cento euro per un trasferimento notturno all’interno della città. E’ questo il costo preteso da un’associazione di volontariato che in questo caso ha letteralmente mortificato la categoria.
Protagonista dell’insolita vicenda, una pensionata che a causa di dolori alla schiena era stata costretta alle cure mediche del Pronto soccorso ospedaliero.
Dimessa poco dopo la mezzanotte, aveva chiesto aiuti al personale di turno. Alcuni operatori del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” si sono prodigati a sollecitare l’intervento di un’associazione di volontariato che opera nel territorio. I soccorritori, per il trasferimento dall’ospedale all’abitazione della donna, non hanno esitato a pretendere il pagamento di cento euro.
Motivando il costo esoso per il servizio notturno. Una clausola poco conosciuta anche agli addetti ai lavori. La malcapitata, una pensionata settantenne, che vive con un figlio invalido, ha dovuto attingere dai propri risparmi per tornare a casa.
