“Volontà elettori lesa se venissi esclusa dal consiglio”, Cavallo si sbilancia: “La difenderò anche in giudizio”

 
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Cavallo ha più volte sollecitato l'avvicendamento in consiglio comunale

Gela. Quattordici o quindici seggi alla maggioranza del sindaco Lucio Greco è un dubbio che verrà sfatato dal verdetto della commissione elettorale, presieduta dal giudice Lirio Conti. Il magistrato potrebbe chiudere le operazioni, al massimo, entro martedì prossimo. A Caltanissetta, è passata “quota 15”. A Monreale, invece, la quota segna 14. In vista della prima seduta dell’assise civica, il seggio balla tra due consiglieri uscenti, Romina Morselli (Un’Altra Gela) e Sara Cavallo (Avanti Gela). L’ex consigliere dem entrerebbe nel caso di quindici seggi alla maggioranza, mentre la forzista si accomoderebbe qualora alla coalizione del sindaco venissero assegnati quattordici seggi. Indipendentemente dal tipo di verdetto, il ricorso pare dietro l’angolo. A sbilanciarsi è proprio Sara Cavallo. “Sono giorni che leggo e sento di una notizia ufficiosa sull’attribuzione di quindici seggi quale premio di maggioranza alla coalizione del sindaco, comportando la mia esclusione dall’assise civica. Pur non comprendendo le logiche giuridiche che stanno alla base di tale teoria – dice – sono fiduciosa che il presidente della commissione elettorale applicherà la norma, come disposto dall’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e come già fatto in diversi comuni quale ad esempio Monreale, con l’attribuzione al sindaco eletto di quattordici seggi come premio di maggioranza. Non credo che un’interpretazione sbagliata di una legge elettorale possa mettere a repentaglio la democrazia escludendo dal consiglio comunale un candidato che ha totalizzato quasi settecento preferenze, risultando il quinto più votato in città. Se ciò si verificasse si continuerebbe a ledere la volontà degli elettori, alimentando nel contempo l’astensionismo che è il vero vincitore di questa campagna elettorale”.

Cavallo, per la prima volta, fa esplicito riferimento all’eventualità di un ricorso giudiziario. “Il silenzio mio e della lista che rappresento, Avanti Gela, è frutto del forte rispetto che abbiamo nella giustizia e nei suoi uomini – conclude – essendo fiduciosi che il buon senso e la giustizia prevarranno su qualsiasi altra tipologia di logica, rispettando la democrazia e la sovranità del popolo. In ogni caso, assolverò fino in fondo al ruolo che i miei elettori mi hanno affidato, difendendo la loro volontà tra i banchi del civico consesso o, se sarà necessario, nelle opportune sedi giudiziarie. Approfitto dell’occasione per fare un augurio di buon lavoro al nuovo sindaco della città”.

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