"Vogliamo alzare l'asticella per la città", Castellana: "Modello? Non può che essere progressista"
Anche tra le file pentastellate, non è una novità che il “modello Gela” venga individuato tra le potenziali basi politiche dell'alternativa al centrodestra del governo regionale. Castellana lo sa bene e crede a questa direttrice politica
Gela. Ieri, la maggioranza del sindaco Di Stefano, come era preventivabile, ha messo i numeri necessari per la presa d'atto del Piano economico finanziario del servizio rifiuti. Domani mattina, invece, sarà la volta delle tariffe Tari. Altra tappa, abbastanza inattesa viste le previsioni iniziali, che il fronte del primo cittadino si appresta a superare in maniera autorchica, con numeri propri e probabilmente senza il voto della minoranza, assai contrariata dai tempi stretti imposti sia per il Pef sia per le tariffe. “A un anno dalla nostra vittoria elettorale – dice il capogruppo consiliare M5s Francesco Castellana – posso dire che quanto fatto fino a oggi è comunque positivo. Stiamo cercando di alzare il livello dell'azione amministrativa. Mettiamo l'asticella più in alto. Abbiamo approvato il contratto Ghelas atteso da anni, ci sono in atto tanti sforzi per assicurare pulizia e decoro in città, non dimentichiamo l'avvio di un servizio di trasporto pubblico più efficiente e i tanti cantieri in corso. Ci muoviamo in una situazione dell'ente che è sicuramente deficitaria, sia per il dissesto sia per una soglia di personale numericamente insufficiente. Però, il sindaco, la sua giunta e la maggioranza, lavorano coordinandosi”. L'esponente M5s non nega che in quest'anno ci sono stati momenti di “incomprensione” interna. “Abbiamo sempre agito per superarli e per dare priorità assoluta alla città”, commenta. Anche tra le file pentastellate, non è una novità che il “modello Gela” venga individuato tra le potenziali basi politiche dell'alternativa al centrodestra del governo regionale. Castellana lo sa bene e crede a questa direttrice politica. “Le scadenze importanti arriveranno con il tempo, in primis le regionali e le elezioni nazionali – conclude – penso che quello che stiamo facendo in città, politicamente, possa ritrovarsi nello schema progressista nazionale. Non vedo altre prospettive, se non quella, appunto, di un fronte compatto progressista”. Il capogruppo M5s, seppur senza entrare nel merito, dà una propria versione dello sviluppo politico del “modello Gela” che comunque colloca esclusivamente in area progressista, con il supporto dei civici che si rivedono in questo scenario. Non fa cenno alcuno alla direzione del “centro moderato”, richiamata di recente dal sindaco e da altri esponenti del suo gruppo civico. In questo frangente, la maggioranza non può che intensificare il passo, amministrativo e politico, anzitutto in direzione del bilancio stabilmente riequilibrato, chiave di volta nel prosieguo del percorso.
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