Gela. Un supporto alla direzione medica dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, ma non invece a quella del “Sant’Elia”, ancora con l’interim proprio del manager del nosocomio di Caposoprano. E’ uno degli aspetti sollevati dalla Fp-Cgil che chiede inoltre un netto rafforzamento del servizio della farmacia territoriale dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. “Questo nuovo impegno organizzativo certamente gioverà alla funzionalità e alla qualità dei servizi erogati nel territorio sud della provincia, dove l’attenzione resta alta per il persistente numero di contagi, ma allo stesso tempo – spiega il segretario provinciale Rosanna Moncada – non ci sembra che si possa ancora garantire una visione globale che comprenda un servizio di assistenza sanitaria completo e rivolto a tutto il territorio. Il “Sant’Elia”, ad esempio, è ancora gestito ad interim dal direttore di presidio di Gela e quindi per assurdo lo stesso dirigente, dove è titolare necessita di un supporto di staff, laddove opera ad interim invece no”.
Sulla farmacia dell’ospedale “Vittorio Emanuele” il sindacato chiede di rivedere del tutto l’attuale organizzazione, ritenuta carente. “La farmacia territoriale di Gela risulta ancora non fornita di locali adeguati ed aperta un solo giorno a settimana. La questione è già stata sollevata e rappresentata attraverso la stampa da tutti quei cittadini che necessitano di farmaci salvavita – aggiunge il sindacalista – e per i quali un solo giorno di apertura non può fornire nemmeno il minimo servizio di cui hanno bisogno. Chiediamo un’attenzione particolare e specifica affinché la farmacia territoriale operi in locali adeguati e sia funzionale all’utenza. Chiediamo alla direzione generale una visione ampia e più chiara, senza zone di cecità nelle quali poi siamo costretti a barcamenarci, senza capire il perché di alcune scelte o il motivo della mancanza di altre”.