Violenze all'ex compagna e pretese di denaro, cadono accuse: giovane assolto
E' stata pronunciata una decisione di assoluzione, con la formula “perché il fatto non sussiste”

Gela. Non c'erano soltanto i maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna, secondo i pm concretizzati anche davanti ai figli nati dalla loro relazione, ma anche diverse contestazioni di estorsione. In base alle accuse, un ventinovenne avrebbe preteso denaro dall'allora compagna, usando la forza per averlo. Tutti addebiti che sono caduti a conclusione del dibattimento. E' stata pronunciata una decisione di assoluzione, con la formula “perché il fatto non sussiste”. La procura, con la requisitoria del pm Luigi Lo Valvo, ha ridimensionato le ipotesi iniziali, chiedendo comunque la condanna a un anno e sei mesi. La condanna è stata perorata inoltre dal legale di parte civile, nell'interesse dell'ex convivente dell'imputato, l'avvocato Antonio Arcerito. Per la difesa, invece, con il legale Francesco Enia, l'apparato accusatorio iniziale sarebbe stato alimentato dalle dichiarazioni della giovane ex compagna dell'imputato, che però in dibattimento non hanno trovato fondamento concreto. Il difensore ha riferito di incongruenze nel racconto della giovane, che nel momento più difficile del rapporto con l'ex era stata trasferita in una comunità protetta, insieme ai figli. La difesa ha fatto notare che in quel frangente comunque la giovane mantenne contatti con l'imputato, segno che ci fosse ancora la volontà di comunicare e di non chiudere del tutto. La linea difensiva ha inoltre escluso le ricostruzioni d'accusa sulle presunte richieste estorsive, negate dall'imputato, che ha riferito di liti mai sfociate in violenza o in pretese.