Gela. Era accusato di maltrattamenti e violenze a danno della consorte. Un cittadino di nazionalità romena, per diversi anni residente in città, è stato assolto al termine del giudizio. Per la procura, avrebbe imposto la forza durante il rapporto coniugale, con costanti maltrattamenti. Nel corso del dibattimento, però, la difesa, sostenuta dal legale Salvo Macrì, ha messo in dubbio la ricostruzione dell’accusa, soprattutto puntando sul fatto che ci fu poi il matrimonio, successivo alla convivenza indicata dai pm come violenta.
Per il legale, il fatto che il rapporto sia andato avanti, fino al matrimonio, fornirebbe una chiave di lettura del tutto diversa, facendo venire meno l’ipotesi di vessazioni a danno della consorte. Una ricostruzione che ha convinto il giudice, inducendolo a pronunciare l’assoluzione.