Vigilanza pozzi Enimed, Ali-Usb segnala criticità: Cosmopol, "operiamo nel rispetto della sicurezza"

La vicenda riguarda il servizio di vigilanza dei pozzi Enimed

A cura di Redazione
26 luglio 2025 07:15
Vigilanza pozzi Enimed, Ali-Usb segnala criticità: Cosmopol, "operiamo nel rispetto della sicurezza" -
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Gela. La vigilanza privata nelle aree pozzo di Enimed è da tempo al centro di osservazioni fortemente critiche, circa le modalità di svolgimento del servizio da parte delle aziende che detengono l'appalto. A segnalare la vicenda anche l'Ali Vigilanza-Usb. Il sidnscato di base ha diffuso una nota. "Ci riferiamo ai servizi di sorveglianza svolti, oggi dalla società appaltatrice Cosmopol S.p.A. e prima ANCR Vigilanza S.r.l., per conto della committente Enimed. Da oltre tre anni, il personale impiegato nella vigilanza presso i pozzi di trivellazione opera in condizioni di sicurezza pressoché inesistenti, in violazione delle più elementari disposizioni normative in materia. Le segnalazioni e denunce presentate agli organi di vigilanza competenti (Ispettorato del Lavoro, ASP, Assessorato Regionale, Distretto Minerario) sono state numerose, ma purtroppo senza esito. Ciò che si percepisce è una coltre di silenzio e inerzia che avvolge l’intero sito, dove nessuno sembra voler disturbare l’equilibrio, neppure davanti a palesi violazioni delle norme sulla sicurezza. Una condizione che, per i lavoratori coinvolti, è al tempo stesso allarmante e profondamente scoraggiante. Di fronte alla persistente inazione degli enti preposti, nel 2024 abbiamo ritenuto necessario – personalmente – presentare denuncia per omissione di atti d’ufficio nei confronti dei dirigenti degli organi competenti, senza tuttavia ottenere riscontri concreti. Nel frattempo, le criticità permangono e i lavoratori continuano a operare in un contesto altamente rischioso. Per questa ragione, nella giornata di ieri abbiamo nuovamente trasmesso formali segnalazioni agli enti di vigilanza, corredate da documentazione fotografica, e diffuso un comunicato stampa che alleghiamo alla presente", sottolinea Vincenzo Lauricella. Da Cosmopol, però, forniscono conclusioni del tutto differenti. "La Società appartiene ad un Gruppo aziendale operante sull’intero territorio nazionale, potendo contare su di una forza lavoro di oltre 6.000 risorse alle quali ci impegniamo a garantire, ogni giorno, le migliori condizioni di lavoro possibili, nel pieno rispetto del C.C.N.L. di riferimento e della normativa vigente, con particolare riferimento a quanto prescritto dal D. Lgs. 81/08 s.m.i. in materia di sicurezza sul lavoro; l ’appalto EniMed ci vede impegnati dall'1 aprile di quest’anno e la sensibilità riscontrata nel Committente in ordine alla sicurezza dei lavoratori impiegati sull’intero perimetro operativo e la costante attività di controllo, sin dall’inizio hanno agevolato il nostro lavoro nell’attuare ogni misura necessaria, anche quelle non prescritte da obblighi di legge, al fine di garantire al meglio la sicurezza dei lavoratori. Alla luce di quanto sopra, restiamo molto sorpresi da quanto espresso dall’O.S. in oggetto, in quanto proprio le postazioni oggetto della segnalazione, risultano particolarmente delicate sia in materia di security che di safety e meritevoli della massima attenzione da parte di Committente e appaltatore. Proprio per questo, la scrivente ha disposto presso tutte le postazioni oggetto della segnalazione l’impiego di autovetture aziendali di nuova immatricolazione (al momento circa 30), con i loghi dell’Istituto di vigilanza autorizzati dall’Autorità competente, dotati di tutti i dispositivi di sicurezza prescritti (faro brandeggiante, sistema di comunicazione diretta con la Centrale operativa, cassetta di primo soccorso, estintore), nonché di aria condizionata al fine di garantire un adeguato confort alla Guardia Giurata nell’espletamento del proprio dovere professionale e di oltre 20 bagni chimici, il cui numero si incrementa costantemente in relazione all’affidamento di nuove postazioni di servizio. Inoltre, la scrivente ha attivato un servizio di ronda ispettiva che periodicamente raggiunga le Guardie Giurate impiegate presso i pozzi al fine di accertarsi delle condizioni degli operatori al fine di gestire con la massima tempestività eventuali emergenze. Di recente, stiamo dotando tutti gli operatori impiegati presso i pozzi anche del dispositivo “uomo a terra”, collegato in via diretta alla Centrale operativa, al fine di predisporre un pronto intervento in ausilio della Guardia Giurata in caso di attivazione del sistema di alert. Concludiamo rinnovando la nostra massima disponibilità ad accogliere ogni suggerimento utile a garantire ai nostri lavoratori le migliori condizioni di lavoro, in quanto siamo fermamente convinti che le nostre risorse rappresentano il più importante patrimonio aziendale da custodire e valorizzare".

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