Gela. Il sindacato Fisascat-Cisl ha proclamato lo stato di agitazione delle guardie giurate dell’istituto di vigilanza privata Ancr che, in città, operano nei siti di Eni: Rage-Enimed-Green Stream. “L’istituto di vigilanza, è subentrato con il cambio di appalto della vigilanza dei siti Eni, nel febbraio scorso, dopo questo periodo e dopo svariate riunioni tra le rappresentanze sindacali e il management aziendale nel corso delle quali, si è si tentato di riprendere il giusto equilibrio tra l’azienda e i dipendenti nonchè il rispetto degli accordi, ad oggi – dice il segretario Alfonso Bellomo che segue le aree di Caltanissetta, Agrigento e Enna – i dipendenti sono costretti a subire dei comportamenti fuori dalla logica del rispetto dei lavoratori stessi. Le guardie giurate devono effettuare, sistematicamente, turni di 12 ore e, in alcuni casi, anche oltre, senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie anche per mancanza, in molte postazioni, di toilette. Turni non regolari, variazioni continue della turnistica e chiamate, da parte dell’azienda, a tutte le ore del giorno, per ritornare al lavoro, anche durante le giornate di riposo per coprire dei turni, destabilizzando la serenità e la stabilità familiare del dipendente”.
Il sindacalista parla anche di “ore di straordinario pagato in minima” e di “indennità spettanti, non retribuite come da Contratto collettivo di categoria”. Bellomo aggiunge che “lo stato di agitazione continuerà fino a quando non si avranno notizie certe, da parte dell’azienda, per risolvere tutte le problematiche evidenziate per il bene e la serenità dei lavoratori”.