Viaggio nel suo ego tra poesie e racconti, ecco “Sospeso” di Armando Irti

 
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Lo scrittore Armanto Irti mostra la sua ultima fatica "Sospeso".

Gela. “Sospeso” è il titolo dell’ultimo libro di Armando Irti, la sua quinta opera letteraria. Un volume di 287 pagine che racchiude 98 testi tra racconti e poesie frutto di fantasia e, spesso, ispirate da storie realmente vissute dall’autore gelese che si dice critico per la mancanza di confronto con altri scrittori locali.

“Scrivere un libro dovrebbe avvicinare – dice Armando Irti – ma in città noto una reazione di indifferenza, soprattutto tra altri autori e appassionati alla lettura. Sarebbe costruttivo condividere esperienze e difficoltà a vantaggio della cultura e di un nichilismo diffuso”.

Il tentativo di Irti è in netto contrasto con l’aumento dilagante dei tuttologi da tastiera, pronti a sentenziare su argomentazioni che dai bar trovano terreno fertile sui social.

Irti con la scrittura prova a studiare il suo ego, lasciandosi trasportare dalle sensazioni immergendosi nei paesaggi mozzafiato che caratterizzano la città.

“Non mancano le riflessioni, le avventure, e le storie puramente fantastiche – spiega l’autore – In ognuna di esse sono certo di riuscire a trasmettere emozioni e uno slancio per un mondo più giusto”. Il volume inizia con la poesia “L’ultimo abbraccio”, dove l’autore descrive con parole essenziali, quasi come fa un bambino, l’arrivo delle onde che si infrangono sulla spiaggia. L’introduzione del racconto “L’incontro”, si caratterizza dalla descrizione di risveglio in una giornata afosa e dal cinguettio di una tortora prima di perdersi nella caotica quotidianità urbana.

I racconti e le poesie, che compongono il volume, sono brevi paragonabili ai post che invogliano ad immergersi nella lettura.

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