Gela. Si è svolta oggi in prefettura una riunione finalizzata a realizzare un monitoraggio sui beni immobili già oggetto di confisca nei confronti di esponenti della criminalità organizzata e assegnati ai Comuni del territorio provinciale. Il prefetto Chiara Armenia ha spiegato che sono stati liberati due beni immobili in città e che, sotto questo profilo, “l’operato diretto a ripristinare la legalità prosegue in maniera incessante”, spiegano dalla prefettura. L’icontro ha avuto l’obiettivo di verificare l’effettivo riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata al fine di dare piena attuazione al principio previsto dalla normativa sul riuso sociale. Alla riunione, erano presenti in collegamento da remoto il referente dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, sede secondaria di Reggio Calabria,Massimo Nicolò e i sindaci dei Comuni della provincia.
Il dottor Nicolò ha ringraziato il prefetto per aver promosso l’incontro in quanto l’azione di coordinamento diretta a compulsare il riutilizzo sociale dei beni frutto delle attività delittuose rappresenta la sintesi delle attività svolte dall’Agenzia su tutto il territorio nazionale e una concreta espressione di contrasto alla criminalità organizzata. Inoltre, nella circostanza, ha rassicurato i sindaci, garantendo loro il massimo supporto per qualunque esigenza si manifesti nell’ambito delle procedure che riguardano i diversi beni assegnati alle amministrazioni comunali. I sindaci presenti, hanno manifestato grande apprezzamento per l’importante occasione di confronto offerta in quanto ha consentito di esaminare criticità e di individuare rapidamente soluzioni efficaci per portare a compimento le procedure in essere e completare l’iter finalizzato a destinare i beni a finalità sociali. Al termine della riunione il prefetto, nell’anticipare che ci saranno prossimi incontri, ha rinnovato l’invito a tutti i Comuni ad assicurare il massimo impegno per realizzare sui beni assegnati le finalità sociali individuate in sede di assegnazione, come importante espressione del principio di legalità.