Gela. Scossoni politici in vista non ce ne sono, almeno in questa fase. Con la crisi dei rifiuti che ha messo in difficoltà la giunta del sindaco Lucio Greco, quelli della maggioranza ne hanno approfittato per tracciare un mini bilancio dei primi due mesi scarsi di governo della città. In serata, giunta e consiglieri pro-Greco si sono dati appuntamento a Palazzo di Città. Primo cittadino, assessori e i sedici di maggioranza non soffrono di “rimpianti” politici né vanno incontro a qualche inattesa separazione. Il vertice, invece, è servito a tracciare le direttive politiche per andare avanti, nonostante le oggettive difficoltà che si stanno susseguendo in città e in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso contro l’esito elettorale. La crisi dei rifiuti, ma non solo. Pare siano stati affrontati diversi punti, soprattutto quelli che al momento non sembrano di immediata risoluzione. Non sarebbe stato trascurato neanche il rapporto con i dirigenti, croce e delizia di ogni giunta insediata in municipio. Alla convocazione “informale” hanno risposto in molti. La maggioranza “blindata” di Greco, negli ultimi giorni, ha dovuto rispondere ai sospetti sollevati dal drappello di opposizione, concentrati sulle possibili incompatibilità, non solo in giunta ma anche tra i presidenti di commissione.
Qualche partecipante parla di “confronto costruttivo”, rivolto soprattutto a capire come superare i punti più delicati di una gestione amministrativa, sicuramente non semplice in una città in difficoltà, non solo economica. Ad oggi, la coalizione “arcobaleno” sta garantendo l’appoggio pieno al sindaco, che sa di avere le spalle coperte, a Palazzo di Città e anche a Palermo. Entro settembre, come è stato più volte ribadito, la giunta potrebbe essere ampliata, con due nuovi innesti.
