Gela. Il centrodestra della sfiducia attenderà domenica per cercare di definire una strada comune rispetto alla mozione di sfiducia e agli atti finanziari. Il tavolo d’urgenza che si sarebbe dovuto tenere in serata slitta proprio a domenica. Alcuni segretari di partito non hanno fatto in tempo a rispondere alla “convocazione”, a causa di precedenti impegni. C’è l’intenzione di un dibattito che si estenda alle prospettive politiche di alleanza. Di conseguenza, è fondamentale la presenza di tutti i rappresentanti delle sigle della “galassia” del centrodestra cittadino. Così, di comune accordo, tutto viene rinviato a domenica, solo ventiquattro ore prima della seduta sulla mozione di sfiducia. I leghisti, già ieri, si sono portati avanti, spiegando di non volere una discussione sulla mozione, vista ormai come superata dalle vicende finanziarie del municipio. In casa salviniana, però, l’ex candidato a sindaco Giuseppe Spata si è dissociato, criticando apertamente il coordinatore Raffaele Carfì che invece ha parlato di una decisione del partito, sicuramente condivisa dall’altro consigliere Emanuele Alabiso.
L’eventuale ritiro di una delle firme apposte alla mozione farebbe decadere tutto, rendendo inutile la seduta. Anche oggi, alla presidenza del consiglio comunale, non sono pervenute richieste ufficiali di ritiro. Intorno alla mozione e alla strategia da adottare in quest’ultima tranche di amministrazione Greco, probabilmente il centrodestra cercherà di mettere la prima pietra della coalizione per le prossime amministrative, anche se la corsa alla leadership d’area non sarà facile disinnescare.