Vertenza sanità, il dem Di Dio: "Conti ieri assente per non indispettire il suo centrodestra"
Quanto spiegato ieri dal primo cittadino niscemese convince poco il dirigente provinciale dem e vicesegretario a Gela, Francesco Di Dio. "Conti ora vorrebbe apparire come chi evita i tagli"

Gela. La vertenza sanità sul territorio agita le acque, soprattutto politiche. Ieri, davanti la sede Ars, si è tenuta la seduta del consiglio comunale di Gela, in palese contestazione della rete ospedaliera che riduce i posti letto negli ospedali "Vittorio Emanuele", "Basarocco" e "Santo Stefano". Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti non ha partecipato, contrariamente a quanto fatto dagli altri colleghi dei Comuni limitrofi. Ha poi spiegato che non ci saranno tagli e pare aver avviato una propria strada istituzionale, indipendentemente dalla mobilitazione locale. È stato proprio lui, fra i primi, a sollevare recriminazioni circa la decurtazione dei posti letto. Quanto spiegato dal primo cittadino niscemese convince poco il dirigente provinciale dem e vicesegretario a Gela, Francesco Di Dio. "Il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Niscemi possono decidere se partecipare o meno alla giusta iniziativa presa dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale di Gela, condivisa dai colleghi di Butera e Mazzarino, ma certamente non potevano negare le autorizzazioni a partecipare a quei consiglieri comunali che liberamente e responsabilmente volevano essere presenti per rappresentare e sostenere le sentite istanze della comunità niscemesi. Il sindaco Conti e il presidente Chessari hanno messo in campo una grave arroganza politica e una restrizione al ruolo e al mandato popolare di ogni consigliere comunale. Peraltro - dice Di Dio - nella richiesta di autorizzazione da parte dei consiglieri proponenti veniva specificato che non si chiedevano rimborsi spese e indennità di missione. Si abbia semmai l'umiltà di dire che hanno fatto cosa errata, invece di volersi giustificare con motivazioni non credibili. Il sindaco Conti dice che non ha partecipato a Palermo alla manifestazione insieme ai sindaci e consiglieri comunali degli altri Comuni perché servono solo a selfie. Queste affermazioni sono irrispettose del lavoro generoso e proficuo delle istituzioni che anche lui rappresenta. Abbia l'umiltà di dire che non è stato presente insieme alla sua maggioranza per non indispettire i riferimenti politici di centrodestra regionale che governano in modo inadeguato la Sicilia e che vorrebbero depotenziare la sanità a Gela, Niscemi e Mazzarino. Conti, in qualità di autorevole esponente provinciale della Lega, poteva e doveva agire prima della presentazione della proposta di nuova rete ospedaliera, attraverso l'assessore regionale alla sanità, della quale si vanta di essere amico, come fatto da esponenti del centrodestra in merito all'ospedale di Paternò, in cui sono stati aumentati ben quarantatré posti letto, diventando il simbolo delle sciagurate scelte politiche". Per Di Dio, Conti "ora vorrebbe apparire come chi evita i tagli". "Contribuisca - aggiunge - oltre a non mettere in campo i tagli nel territorio, a potenziare e consolidare l'attività dell'ospedale della sua città, attualmente in condizioni non idonee".