Gela. La vertenza degli edili della società Medi group construction, con diversi cantieri attivi in raffineria, rischia di diventare ancora più difficile. Allo stato, gli operai sono sospesi ed è stata comunicata l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale della società. Il concordato era già stato attivato. L’incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi, in sede di ufficio provinciale del lavoro, è saltato per l’assenza dei referenti aziendali. Le segreterie provinciali di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, hanno sottoscritto un verbale negativo e hanno subito proceduto ad inoltrare una richiesta urgente per un incontro in prefettura. Sono più di cento i lavoratori in forza all’azienda. Da diversi mesi, va avanti la vertenza per ottenere gli stipendi che ancora mancano all’appello (quelli delle mensilità di marzo e aprile oltre alla cassa edile). Ci sono già state proteste e sit-in dei dipendenti, proprio per reclamare quello che gli spetta.
Le segreterie delle sigle edili sono molto preoccupate, come conferma il segretario provinciale Fillea Francesco Cosca. “Vogliamo evitare ulteriore tensione che potrebbe sfociare in proteste plateali e blocchi – dice – abbiamo inoltrato una richiesta di incontro in prefettura. Abbiamo allertato i nostri confederali. Il tavolo deve essere avviato con la presenza di tutte le parti, comprese Medi group, Eni e Sicindustria. Abbiamo cercato di avere interlocuzioni anche con il commissario nominato dal giudice. Non possiamo permettere che oltre cento famiglie, di punto in bianco, si trovino senza alcuna certezza per il futuro. Sarebbe una beffa, dato che l’azienda ha diversi cantieri avviati e parliamo di una delle società più importanti nel settore edile, in tutta l’isola”. La situazione di Medi group sarà valutata con molta attenzione e i lavoratori sono in attesa di capire quale futuro immediato li attenderà.