Gela-Nissa, Di Stefano risponde a Giammusso: “Provocazioni arroganti e offensive”
La replica del primo cittadino Terenziano Di Stefano alle affermazioni in conferenza stampa di Arialdo Giammusso, presidente emerito della Nissa.
Gela. In seguito alle dichiarazioni rilasciate ieri sera in conferenza stampa al termine della sfida fra Nissa e Sancataldese da parte del vice presidente Arialdo Giammusso - finito nell’occhio del ciclone per aver affermato che “Gela deve farsene una ragione, Caltanissetta è capoluogo di questa provincia” -, è arrivata la replica del primo cittadino di Gela Terenziano Di Stefano.
“Il Sindaco di Gela esprime totale e ferma condanna per le dichiarazioni rilasciate da Arialdo Giammusso, componente della Nissa Calcio, al termine della partita contro la Santacaldese, in cui ha affermato che ‘Gela se ne debba fare una ragione perché Caltanissetta è capoluogo di questa provincia’. Si tratta di affermazioni gratuite, arroganti e offensive, prive di qualsiasi rispetto verso la città di Gela e la sua comunità. È inaccettabile che un rappresentante di una società sportiva si permetta di denigrare pubblicamente una città intera, con l’unico obiettivo di provocare e creare tensioni in vista del derby - prosegue Di Stefano - Gela non è né una città da sminuire né una comunità da umiliare. La nostra storia, la nostra cultura e il nostro orgoglio non si piegano a dichiarazioni infondate pronunciate da chi, invece di valorizzare lo sport, sceglie la provocazione gratuita. Il calcio è passione, ma anche rispetto. Offendere la città avversaria non è competizione, è arroganza. Invitiamo tifosi, società e media a non farsi trascinare da queste provocazioni e a ricordare che il derby va vissuto sul campo, non nei toni offensivi e divisivi. Gela non accetta lezioni da chi pensa di poter sminuire la nostra città”.
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