Gela. Una valutazione dell’esito del voto la faranno, probabilmente a breve. I renziani di Italia Viva, nella campagna elettorale appena chiusa, sono stati tra i precursori del patto largo con il centrodestra e hanno voluto con convinzione che si puntasse su un candidato a sindaco, l’ingegnere Grazia Cosentino, sostanzialmente estranea ai partiti. Adesso, però, bisogna fare un primo check su ciò che non è andato come previsto. “La sconfitta è bruciante – dice il segretario provinciale Iv Giuseppe Ventura – è inutile nasconderlo. Non ce lo aspettavamo. Cosa ha causato tutto questo? Probabilmente, ci sono stati più fattori. A caldo, si fa fatica a dare un’indicazione precisa. Se ci sono state defaillance interne alla coalizione? Lo capiremo con il tempo”. L’ingegnere Cosentino aveva fatto sperare i suoi, al termine del primo turno, quando è risultata in testa. Il ballottaggio però ha detto tutt’altro e in modo plateale. “Eravamo convinti che fosse il candidato migliore – aggiunge Ventura che sul palco finale ha comiziato insieme all’ingegnere lanciando non pochi strali soprattutto verso gli ex compagni di partito del Pd – però, quando si perde evidentemente si deve arrivare alla conclusione che abbiamo sbagliato”. Ventura ha fatto i complimenti a Di Stefano e ai suoi, nonostante sia stato proprio lui ad accendere spesso la partita, calcando la mano su quelle che ritiene contraddizioni evidenti della coalizione del nuovo sindaco. Il progetto Italia Viva, sul territorio, prosegue.
“Il risultato elettorale è soddisfacente – aggiunge – abbiamo ottenuto solo duecento voti in meno rispetto al Movimento cinquestelle e siamo a due punti dal primo partito d’Italia. Non avevamo alcuna rappresentanza in consiglio e ora abbiamo un consigliere. Sono certo che nella suddivisione dei seggi, toccherà a noi visto il quoziente più alto della coalizione Cosentino. Abbiamo superato il cinque per cento, si poteva fare di più ma sono soddisfatto”.