Gela. L’inchiesta è stata coordinata dai magistrati della distrettuale di Catania. Sono venuti a capo di un presunto sistema incentrato sulle truffe legate alla distribuzione del gasolio agricolo, che, sottoposto a un particolare regime di imposte, sarebbe stato destinato a finalità diverse da quelle previste dalle norme. Inoltre, nel settore dell’autotrasporto, in diverse zone della Sicilia, ci sarebbero state ditte destinate a fare da transito per la fatturazione di operazioni inesistenti. Tutte accuse che i pm etnei hanno sviluppato, in un lasso di tempo piuttosto ampio. Le indagini sono state chiuse e riguardano anche due autotrasportatori gelesi, Salvatore Alabiso e Rocco Ferracane. Sono accusati di aver trasferito quantitativi di gasolio agricolo verso destinazioni diverse da quelle riportate nella documentazione apposita. Sono rappresentati dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Giovanni Cannizzaro. Insieme a loro, sono indagati operatori e imprenditori del settore. Si tratta di Salvatore Giuffrida, Marco Guarnaccia, Salvatore Gresta, Andrea Russo, Giuseppe La Quatra, Salvatore Chimenti, Salvatore Incardona, Calogero Sambito, Rosario Falco, Alfonso Farruggia, Marco Lo Cascio, Gianluca Valuto Sciara e Carmelo Tripoli. L’attività investigativa si concentrò nella zona etnea.
A questo punto, i pm catanesi potrebbero richiedere il rinvio a giudizio. Tra i difensori dei coinvolti, gli avvocati Rosario Prudenti, Bartolomeo Parrino, Vittorio Lo Presti, Corrado Sinatra, Giuseppe Vinciguerra, Giuseppe Riso, Salvatore Pennica, Michele Sbezzi, Alfonso Abate, Simone Marchese, Giorgio Antoci, Fabio Presenti e Davide Giugno.