Gela. In attesa che venga fissata la seduta monotematica di consiglio comunale, richiesta dai civici sulle vicende che ruotano intorno alla sanità locale depotenziata, all’Ars arriva un’interrogazione sul caso dell’Utin mai partita all’ospedale “Vittorio Emanuele”. E’ stata avanzata dal deputato regionale dem Giovanni Burtone, su sollecitazione del gruppo locale del partito. “Abbiamo rivolto una forte e convinta sollecitazione all’onorevole Giovanni Burtone, componente del Pd nella commissione sanità all’Assemblea Regionale Siciliana. Lo stesso, tempestivamente, coinvolgendo l’intero gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars, ha presentato a riguardo specifica interrogazione parlamentare al presidente della Regione. In merito, è incomprensibile e inaccettabile per la città la recente notizia che l’Asp di Caltanissetta invece di attivarsi per l’apertura dell’Utin a Gela, dove nel 2024 vi sono stati circa 550 nascite e con punti Utin più vicini che distano 80 chilometri per Enna e più di cento chilometri per Catania, abbia richiesto alla Regione l’istituzione di altra unità nella città di Caltanissetta dove nello stesso anno vi sono state poco più di 400 nascite, distante solo 30 chilometri dall’Utin in funzione nella vicina Enna. E’ un atto di ingiustizia – fanno sapere dalla struttura commissariale del partito – che la città, il Pd, le istituzioni e le forze politiche vicine al territorio, non accettano. Lotteranno strenuamente. Peraltro, come si potrà giustificare ai cittadini gelesi e del comprensorio che l’unità del “Vittorio Emanuele” non sarà aperta per mancanza di personale medico ma si attiverà a Caltanissetta, dove si andrebbe a reclutare il doppio del personale”.
Per i dem, che in settimana hanno ottenuto il sì, sofferto, alla mozione per il nuovo ospedale, l’Utin è un presidio da difendere. “I vertici dell’Asp di Caltanissetta, la deputazione regionale di maggioranza del governo Schifani, che sostengono questa proposta facciano gli interessi di Gela e del suo comprensorio invece di cercare di togliergli quello che hanno avuto assegnato, in funzione non solo del numero di abitanti ma anche delle elevate malformazioni di nascituri e che purtroppo non è stato ancora messo in funzione. Il Partito Democratico di Gela, in raccordo con i propri riferimenti politici regionali e nazionali, difenderà con costante e forte impegno la sanità in città e nel suo territorio”, concludono i dirigenti del Pd.