Mazzarino. Utilizzava l’utenza telefonica intestata agli uffici decentrati dell’Azienda sanitaria provinciale a Mazzarino per accedere a linee erotiche anche durante le ore di servizio.
Così, dovrà versare nelle casse dell’Asp oltre seimila euro. Le bollette notificate ai funzionari dell’ente, infatti, erano diventate fin troppo pesanti proprio a causa delle continue telefonate hot.
Stando ai magistrati contabili, l’abitudine assunta da S.S. si protrasse per oltre due anni. Furono i carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Ragusa ad accedere agli uffici e a scoprire ciò che si verificava all’interno. Dopo una prima sospensione dal servizio, con il relativo stop alle calde telefonate, l’abitudine sarebbe ripresa.
I colleghi di S.S., inoltre, lo avrebbero sorpreso in atteggiamenti decisamente intimi proprio durante le telefonate. Adesso, è arrivata la pronuncia dei magistrati della sezione giurisdizionale della corte dei conti. Al dipendente quelle telefonate costeranno veramente care.