Gela. “Non è più tempo di fare passerelle. Ci vogliono rappresentanti politici concreti che credano e conoscano realmente i progetti di rilancio dell’economia”.
A puntare l’indice contro la classe politica locale è stato Ignazio Giudice, segretario della Cgil di via Pitagora, in occasione della presentazione della sede dell’università telematica “Pegaso” nei locali di Palazzo Regina Margherita al 107 di corso Vittorio Emanuele di proprietà dell’Ipab.
L’esponente sindacale della Cgil ha preso la parola dopo gli ospiti d’onore, che nel frattempo erano andati via tanto da meritarsi le accuse da Giudice convinto che “hanno limitato la loro presenza ad uno sterile intervento istituzionale”. La frecciatina che avrebbe interessato il sindaco Domenico Messinese, e i deputati all’Ars Giuseppe Arancio, Pino Federico, e Gianluca Micciché si è meritata l’applauso dei presenti.
“Vorrei capire quale risorsa ha messo l’ente pubblico – ha aggiunto Giudice – per sostenere questo progetto. In passato avere rinunciato all’università pubblica, nella quinta città della Sicilia, è stata una sconfitta per una classe politica che ha nomi e cognomi (il segretario della Cgil non li cita)”. Alla conferenza di presentazione dell’università telematica Pegaso non sono voluti mancare esponenti politici con ruoli attivi nella precedente amministrazione, compreso Angelo Fasulo. Tra gli invitati anche il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, presente fino alla fine dei lavori nel piazzale interno dello stabile che ospita la casa della Divina misericordia.
Il referente della sede locale Pegaso, già presidente della Confcommercio, Francesco Trainito, ha preferito sorvolare alle parole di Giudice di accusa e su eventuali aiuti concessi al progetto Pegaso.
“Non entriamo nell’aspetto politico – taglia corto Trainito – Ringraziamo tutti i partecipanti senza entrare in polemica. Voglio ribadire che questa sede universitaria telematica ha già permesso a 400 iscritti di studiare senza trasferirsi altrove ed è attiva già da gennaio. Gli esami si tengono in questi locali davanti ad un’apposita commissione”.
Sull’assegnazione dei locali di corso Vittorio Emanuele, ipotizzate da Giudice, il sindaco Messinese, ha voluto replicare. “Ho qualcosa da ridire. Vorrei capire se è prevista una norma che consente all’Ipab di affidare locali e questa attività economica – evidenzia il primo cittadino – L’Ipab dovrebbe essere comunale, ma le carte smentiscono questa teoria. Ho dato mandato per verificare. In questa circostanza – aggiunge Messinese – la politica deve intervenire per facilitare interventi in vantaggio dei cittadini. Sicuramente riconosco la duplice valenza di questa attività che oltre a garantire occupazione dà un apporto prettamente culturale”.
Tra i politici presenti il consigliere Carmelo Casano, Ugo Costa e Rocco D’Arma, rispettivamente ex e assessore in carica alla Polizia municipale, e Angelo Fasulo.