Gela. In queste settimane gli stimoli istituzionali sono stati sia esterni sia interni a Palazzo di Città. Il difficile percorso della nuova programmazione 2021-2027, per i finanziamenti, deve riprendere. Ne sono consapevoli tra le fila dell’amministrazione comunale, con il sindaco Di Stefano che già da assessore ha premuto parecchio su questo tasto. Così, su iniziativa del presidente del consiglio comunale Paola Giudice, dopo una valutazione condivisa con la stessa amministrazione, martedì prossimo, in aula, arriverà il punto dell’elezione dei tre consiglieri che dovranno rappresentare l’assemblea cittadina in seno al Consiglio dell’Unione dei Comuni, che ricomprende esponenti inoltre dei civici consessi di Butera e Niscemi. Va riempita la casella mancante per Gela, a seguito del rinnovo dell’amministrazione al termine delle urne. Il presidente del Consiglio dell’Unione Angelo Di Menza, a sua volta aveva chiesto che si procedesse con celerità.
Nella seduta della prossima settimana, indetta per varare lo schema delle commissioni consiliari, ci sarà spazio per altri capitoli. Maggioranza e opposizione sembrano pronte a non farsi la guerra politica per la scelta. I distefaniani pare stiano convergendo sulla dem Lorena Alabiso e sul consigliere civico di “Una Buona Idea” Massimiliano Giorrannello. Tra gli scranni dell’opposizione potrebbe invece toccare al cuffariano Armando Irti. Sembra essere questo l’esito di un equilibrio, politico e istituzionale, che pure per l’Unione dei Comuni si pone come nota caratterizzante nel processo decisionale. Più in generale, l’Unione deve cambiare passo per non farsi sfuggire i circa ottanta milioni di euro a disposizione per i tre enti. Un altro approccio, più attivo, potrebbe diventare decisivo, anche con l’innesto delle dodici figure professionali che dovranno fare da motore ad una struttura ancora poco agile.
(In foto il consigliere Giorrannello insieme al capogruppo di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice)
