Mazzarino. Sei anni di reclusione, seppur con il riconoscimento delle attenuanti. La scorsa settimana, il collegio penale del tribunale di Gela ha condannato un pensionato mazzarinese. Il garage attiguo alle sua abitazione sarebbe stato usato per abusi su una bambina, undicenne all’epoca dei fatti. La minore era ospite di una struttura protetta, ma in certi periodi faceva ritorno in famiglia e pare che proprio in quei frangenti, attirata nel garage, abbia subito atti sessuali. Avrebbe confermato le attenzioni sempre più morbose dell’uomo. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, sono state sentite le responsabili della struttura ma anche le assistenti sociali che seguivano la bambina, proveniente da un nucleo familiare, già piuttosto difficile. La procura aveva concluso per la condanna dell’imputato e il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, ha confermato questa linea. La difesa del pensionato, rappresentata dal legale Rosaria Impaglione, ha messo in forte dubbio la versione della minore, sottolineando che le stesse assistenti sociali hanno accertato alcuni deficit e una personalità molto complessa. Per il legale, sarebbero mancati veri riscontri sugli eventuali abusi.
La madre della minore si è costituita parte civile nel giudizio, assistita dall’avvocato Antonino Ficarra, che ha concluso per la condanna. Il collegio ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno, senza una provvisionale. Da quanto emerso durante l’istruttoria, quegli abusi avrebbero influito sul comportamento della bambina, che ebbe notevoli problemi di inserimento, anche scolastico.