Gela. In Eni entrò per la prima volta nel 1961, con una borsa di studio concessa dall’azienda guidata da Enrico Mattei. Era l’era dell’Anic. Da quel momento, Francesco Preziosa, pugliese ma ormai gelese d’adozione, continuò una carriera ininterrotta, prima nel sito locale e poi in giro per il mondo. Ora, ha ricevuto un riconoscimento che considera come la prosecuzione di un percorso. E’ stato eletto nel direttivo nazionale dell’associazione Pionieri e Veterani Eni, della quale fa parte anche nella sezione locale, retta da Pino Lisciandra. Nel sito locale, la sua lunghissima esperienza la iniziò occupandosi dei servizi degli impianti di trattamento acque industriali, potabili, reflue, oleose e ancora acqua di mare e con riferimento alla diga Ragoleto e ancora gasdotti, acquedotti, stazioni di pompaggio ed effluenti gassosi da impianti petrolchimici e da raffineria, attraverso le torce a mare. Poi, l’approccio con l’estero e le attività svolte per conto di società come Snam progetti, Comerint, Eni gas Libia-Kazakistan e con Saipem Venezuela.
Ha lavorato contribuendo alla costruzione di power plant in Iran, Arabia Saudita, ad Abu Dhabi e in Bahrein, ricomprendo funzioni di construction manager per conto di Abb, Alstom, Enel Power e Gie. Un percorso di vita sempre in piena attività per Preziosa che ora lo porta nel direttivo nazionale dei Pionieri e Veterani Eni, con sede centrale in Lombardia, a San Donato Milanese. La sua è anche una parte della storia dell’industria locale.