Gela. Una vita da set, trascorsa tra ciak, sceneggiature e impegni religiosi. Gianni Virgadaula spegne le prime trenta candeline con un libro autobiografico che racconta tutte le sue passioni, cinema in primis, ma anche boxe e fede.
Un lungo cammino con incontri che hanno segnato la sua carriera di regista e autore. Sabato mattina al liceo classico si presenta il libro “Una vita da set”. A poche settimane dalla prima catanese de “La Domenica del Signore”, Virgadaula presentare il suo libro con l’introduzione di Pupi Avati, attraverso il quale ripercorre i suoi 30 anni di attività cinematografica, senza peraltro tralasciare di parlare anche delle sue altre passioni, come il pugilato ad esempio, o il forte impegno sociale e religioso nella Chiesa e nel giornalismo cattolico, o ancora il suo attaccamento alla famiglia. Dopo essersi formato a Roma alla scuola di Cesare Zavattini, Virgadaula debuttò a Cinecittà nel 1983 come assistente di Federico Fellini in “Ginger e Fred”. Sono poi venute le importanti collaborazioni con Nanni Loy, i 12 anni accanto ad Avati e la sua corposa filmografia religiosa. E’ stato fra i primi in Sicilia a portare l’insegnamento del cinema nelle scuole pubbliche. “Una vita da set” sarà presentato sabato. Interverranno don Giuseppe Costa, direttore della Libreria editrice Vaticana, Nino Genovese, storico del cinema, che ha anche scritto la prefazione del libro, e poi Arianna Attinasi che ha editato la pubblicazione. Modererà gli interventi il dirigente scolastico dell’Eschilo Gioacchino Pellitteri.