Gela. L’indagine sembra essere molto più ampia. I carabinieri, intanto, hanno arrestato Vincenzo Trubia (45 anni) e i figli Rosario Trubia (21 anni) e Giuseppe Trubia (23 anni). Sono accusati di aver avuto a disposizione, in un ovile di contrada Fiaccavento, una pistola semiautomatica, calibro 45. I tre pastori sono stati trasferiti nel carcere di Balate. I provvedimenti di arresto, come chiesto dai pm della procura, sono stati convalidati. I militari del nucleo operativo, comandato dal capitano Nico Lamacchia e coordinati dal colonnello Ivan Boracchia, si sono accorti, durante le perquisizioni, che il quarantacinquenne aveva una vistosa ferita al piede. Sarebbe conseguenza di un colpo d’arma da fuoco. Non si esclude che la vicenda possa intrecciarsi con il ferimento dei fratelli Antonino Raitano e Ruben Raitano. Sono stati raggiunti da colpi di pistola.
Da quanto emerge, potrebbe essere stato uno dei figli di Trubia a fare fuoco, forse durante una colluttazione, che ha portato al ferimento anche del padre, che però sarebbe ricorso alle cure mediche solo dopo l’arrivo dei carabinieri nell’ovile. Non è da escludere che al ventunenne Rosario Trubia possa essere contestato il tentato omicidio dei Raitano.
