Gela. La scorsa estate, i carabinieri del reparto territoriale sequestrarono quindici piante di marijuana, in un fondo agricolo di contrada Piano Mendola. La mini coltivazione sarebbe stata opera del trentasettenne Giorgio Andrea Caschetto. Il giudice Tiziana Landoni, per quei fatti, gli ha imposto la condanna ad un anno di reclusione. Il verdetto è stato emesso a conclusione del giudizio abbreviato, scelto dal difensore dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Smecca. Il pm Tiziana Di Pietro, al termine della requisitoria, ha chiesto una condanna più pesante, a tre anni di detenzione.
Le piante di marijuana. La difesa, però, è riuscita a dimostrare l’assenza di elementi certi sul principio attivo delle piante sequestrate e, inoltre, ha fatto leva sul mancato ritrovamento di strumenti che potessero servire al confezionamento della droga. Quindi, per il difensore, la marijuana non era destinata allo spaccio. Una linea parzialmente accolta dal giudice, che ha emesso la condanna, facendo però ricadere i fatti nell’ipotesi meno grave prevista dalla normativa in materia.