Gela. Una lettera di diffida e messa in mora contro Caltaqua con cui gli si chiede il risarcimento dei danni patrimoniali e non arrecati per il periodo di erogazione di acqua non potabile. Il prestampato lo ha messo a disposizione dei cittadini l’avvocato Orazio Rinelli, ex assessore comunale.
Caltaqua è stata diffidata a non staccare i contatori di coloro i quali hanno pagato il 50 per cento delle bollette nel periodo di riferimento e di restituire il 50 per cento delle bollette pagate al 100 per cento dai cittadini in tale periodo. “Sono sicuro che Caltaqua – scrive Rinelli – non mancherà di avvalersi della prescrizione contro i cittadini gelesi che saranno ancora una volta cornuti e mazziati. La misura è colma! Da troppo tempo i cittadini di Gela sono costretti a subire le angherie di Caltaqua. Dobbiamo tutelarci e non possiamo pensare che a farlo siano il Comune o l’Ato idrico piuttosto che la Regione”.
La situazione è ritenuta paradossale. “Caltaqua ha erogato acqua non potabile dal 2006 al 2010 – ed i cittadini sarebbero inadempienti per non aver pagato il prezzo pieno? I cittadini hanno dovuto pagarsi a spese proprie l’acqua per cucinare e bere oltre all’acqua non potabile e sarebbero inadempienti?
A ben vedere è Caltaqua che è stata parzialmente e lungamente inadempiente nei confronti dei cittadini gelesi con i quali ha un contratto di somministrazione cedutole dalla Eas. Avrebbe dovuto fornire acqua potabile in vece di acqua non idonea a bere e cucinare