Un villaggio scomparso tornato alla luce | Scoperto cosa si trova a San Cataldo

Scopri Vassallaggi a San Cataldo: un villaggio protostorico e greco, con tombe, capanne e cisterna nascosta pronta a stupire.

A cura di Redazione
27 giugno 2025 11:00
Un villaggio scomparso tornato alla luce | Scoperto cosa si trova a San Cataldo - Foto: Emanuelesava/Wikipedia
Foto: Emanuelesava/Wikipedia
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L'insediamento di Vassallaggi

Nel territorio di San Cataldo (CL), l’insediamento di Vassallaggi emerge come un gioiello archeologico raro: un villaggio che attraversa la preistoria del Bronzo fino alla dominazione greca, svelando tracce di una civiltà che ha modellato la Sicilia centrale. I suoi cinque colli ospitano testimonianze di tombe a forno, capanne e fortificazioni che parlano di Sicani, indigeni e coloni rodio‑cretesi. Questa scoperta, nel cuore dell’altopiano solfifero, risuona come una rivelazione storica rimasta nascosta per secoli.

Dalle tombe a forno al phrourion greco: stratificazioni di un sito unico

Vassallaggi si sviluppa su cinque collinette, con insediamenti che coprono l’Età del Bronzo (XVIII‑XIV sec. a.C.), dove emergono tombe a grotticella tipiche dei Sicani e una capanna circolare ricca di suppellettili. Dopo una pausa millenaria, intorno al VII‑VI sec. a.C., il sito risorge come un phrourion ellenizzato, con mura difensive, abitazioni e luoghi di culto. Qui, i coloni rodio‑cretesi trasformano Vassallaggi in una cerniera strategica, controllando la valle del Salso e i collegamenti tra nord e sud Sicilia.

Statuetta
Davide Mauro/Wikipedia
Statuetta

È fondamentale sottolineare che dagli scavi (iniziati nel 1905) sono emersi resti significativi: tombe protostoriche, tombe-grotticella, manufatti ceramici-geometrici, strutture difensive e persino tombe paleocristiane su livelli ipogei. Questi reperti testimoniano una continuità di vita e culto dal II millennio a.C. fino ai primi secoli d.C.

Curiosità: la cisterna nascosta tra le colline

Sotto una delle collinette di Vassallaggi è stata scoperta una cisterna ipogea, scavata nella roccia, usata per raccogliere acqua piovana durante l’Età del Bronzo. Questo sistema idraulico primordiale indica una conoscenza avanzata della gestione delle risorse, dimostrando che quegli antichi abitanti non vivevano solo di caccia e coltivazione, ma erano in grado di controllare il territorio in modo sofisticato. Una vera sorpresa ingegneristica del passato.

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