Un ulivo per ricordare Vittoria Caruso, commemorata nel punto dell’incidente mortale

 
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Gela. Un albero di ulivo come simbolo di pace e come monito a tutti quei ragazzi che ancora usano la rampa di accesso all’autostrada fantasma Gela–Siracusa, i famigerati “tre chilometri” per lanciare in velocità motorini ed auto su quel tratto di strada solitario, frequentato da coppiette in cerca di intimità.
Lì, il 17 marzo di due anni fa perse la vita in un terribile incidente stradale la giovanissima Vittoria Caruso. Oggi mamma Irene ha voluto riunire tutte le persone che volevano bene a Vittoria vicino al piccolo altare che da due anni ricorda quella notte.
Accanto alla lapide oggi svetta un piccolo albero di ulivo, giovane come Vittoria ha sottolineato mamma Irene la cui vita è stata spezzata su quel tratto di strada.

Intensa la cerimonia, preceduta da un momento di preghiera, al termine del quale sono stati fatti volare in cielo dei palloncini mentre Irene e una delle amiche di Vittoria allacciavano al tronco dell’albero due nastri colorati.
L’anniversario di quella terribile notte arriva in concomitanza con la fissazione della data dell’udienza preliminare del processo per la morte di Vittoria. Al banco degli imputati siederà il ragazzo che quella sera era alla guida dell’auto. Per lui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio, la prima udienza si terrà a giugno. Una data che Irene aspettava da tempo.

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