Un tassello mancante della storia: il villaggio neolitico di Monte Bubbonia e la sua incredibile storia

A Monte Bubbonia (vicino Gela/Mazzarino) scopri un villaggio neolitico unico: dolmen, mura, necropoli e curiosità sorprendenti.

A cura di Redazione
28 luglio 2025 11:00
Un tassello mancante della storia: il villaggio neolitico di Monte Bubbonia e la sua incredibile storia - Foto: Spiccolo/Wikipedia
Foto: Spiccolo/Wikipedia
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Nel cuore dell’entroterra tra Gela e Mazzarino, il monte Bubbonia custodisce resti di un villaggio che risalgono al neolitico finale e al primo Ferro. Qui archeologi come Paolo Orsi e Domenico Pancucci hanno riportato alla luce mura, necropoli e un dolmen, rivelando un insediamento complesso e strategico, con influenze sicane e greche. 

Le scoperte, confermate da studi recenti, raccontano una mescolanza culturale e una struttura urbana più evoluta rispetto a quanto si immaginasse. Per questo è diventata una delle punte di diamante dell’archeologia siciliana, con curiosità che vanno ben oltre le pietre megalitiche.

Un villaggio strategico tra Neolitico e Greci

Monte Bubbonia, a circa 20 km da Gela, s’innalza per 595 m e presenta tre piattaforme, usate sin dal neolitico finale come insediamento permanente. Qui Orsi (1905) e Pancucci (anni ‘50, ‘70) misero in luce mura, necropoli con tombe a camera, e un tempietto del VI a.C., segno della continuità d’uso tra culture: da quella sicana a quella greca.

Nel sito è presente un dolmen "a camera" (2,2 m di lunghezza), simile a quelli sardi e pugliesi, orientato a nord-est.^1 Inoltre, erette mura difensive usiavano fino al IV secolo a.C., rafforzate da torri e caserme in età ellenistica.

Gli scavi hanno restituito corredi funerari: antefisse gorgoniache, vasi corinzi e utensili locali, testimoni di un tessuto culturale sofisticato. Era un villaggio protetto, autosufficiente e culturalmente ricco, ben diverso da una semplice capanna neolitica.

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