Un rogo distrugge i mezzi di due aziende gelesi, sentiti gli imprenditori: fanno parte della white list della prefettura

 
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Niscemi. “Stiamo valutando tutte le possibili ipotesi in campo. L’indagine è solo all’inizio”.

L’incendio dei mezzi. Ad ammetterlo è il dirigente del commissariato di polizia di Niscemi Gabriele Presti. Gli inquirenti, infatti, stanno valutando i retroscena dell’attentato incendiario che, ieri sera, ha causato la distruzione di quattro autocompattatori di proprietà delle aziende gelesi Ambiente Italia srl e Meco.gest. I mezzi erano parcheggiati in una rimessa di contrada Pilacane. Le società si occupano, per conto della campana Tekra, di svolgere attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti proprio a Niscemi.

Le aziende nella white list. I due titolari, Gaetano Greco e Sebastiano Migliore, già vittime d’estorsione e tra gli imprenditori che con le loro denunce diedero un contributo alla maxi inchiesta “Munda Mundis”, sono stati ascoltati dagli agenti del commissariato niscemese. Negli scorsi mesi, le loro aziende, appaltatrici anche per conto del Comune di Gela, sono state inserite nella white list redatta dalla prefettura di Caltanissetta e che raccoglie tutte le imprese estranee a possibili infiltrazioni criminali. Non è ancora chiaro, comunque, se l’azione sia da interpretare come un messaggio rivolto alle due aziende oppure alla stessa Tekra.

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