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Un racconto che non tutti conoscono | Marianopoli e il Feudo Manchi di Bilici tra verità e leggende

Scopri le origini di Marianopoli, dal feudo Manchi di Bilici alle leggende del crocifisso miracoloso di Castel Belici.

A cura di Redazione
24 giugno 2025 19:00
Un racconto che non tutti conoscono | Marianopoli e il Feudo Manchi di Bilici tra verità e leggende - Immagine di fantasia
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Un'epoca passata

Marianopoli si erge come un testimone silenzioso di epoche passate, intrecciando storie di antiche civiltà, nobili famiglie e leggende che hanno plasmato la sua identità. Le radici di questo borgo affondano nel feudo Manchi di Bilici, un territorio ricco di storia e mistero, che ha visto il susseguirsi di dominazioni e culture diverse nel corso dei secoli.

Calle origini al feudo manchi di bilici

Il territorio su cui sorge Marianopoli è stato abitato sin dalla preistoria, come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti nella necropoli di Valle Oscura e nel sito archeologico di Monte Castellazzo. Quest'ultimo è stato identificato con l'antica città di Mytistraton, alleata di Cartagine e distrutta dai Romani durante le guerre puniche.

Nel XVII secolo, il feudo Manchi di Bilici fu separato dalla Baronia di Bilici e acquisito dalla famiglia Lombardo della Scala. Nel 1726, il barone Onofrio Lombardo Trigona ottenne dal re Carlo IV di Sicilia la licentia populandi, autorizzazione a fondare un nuovo centro abitato. Fu suo figlio, Giuseppe Lombardo Lucchese, a dare vita a Marianopoli intorno al 1750, facendo giungere coloni greco-illirici dal Montenegro.

Il nome "Marianopoli" deriva dall'unione di "Mariano", in onore della Vergine Maria, e "poli", termine greco che significa città. Nel 1801, Vincenzo Maria Paternò, discendente della famiglia fondatrice, ottenne l'elevazione del borgo a municipalità, diventando il primo marchese di Manchi, Belìci e Marianopoli.

Curiosità: il crocifisso miracoloso di castel belici

A pochi chilometri da Marianopoli si trova il Santuario del Santissimo Crocifisso di Castel Belici, luogo di profonda devozione. Secondo la tradizione, il crocifisso ligneo custodito nel santuario fu realizzato nel XVII secolo da Fra' Innocenzo da Petralia e donato alla duchessa Maria Fernanda Alvarez. Nel 1918, sei cittadini di Marianopoli acquistarono il santuario per perpetuare il culto del crocifisso, che ancora oggi attira numerosi pellegrini, soprattutto durante i festeggiamenti del 3 maggio.

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