Gela. Un’anziana aggredita da un cane in via La Paz, a Scavone, e un pitbull, pochi minuti dopo, finito con un colpo in testa in piazza Aldo Moro, sempre tra le palazzine popolari della zona.
“Venne finito con un colpo in testa”. A rispondere dell’uccisione del cane e dell’uso dell’arma è un uomo finito sotto processo davanti al giudice Manuela Matta. “Sul posto, nella zona di piazza Aldo Moro a Scavone – ha detto uno dei carabinieri intervenuti e sentito in aula – trovammo un pitbull morto all’interno di un recinto. In testa aveva un foro di proiettile e trovammo alcuni bossoli calibro 7,65 in terra”. Ad allertare i carabinieri furono i residenti della zona, impauriti dagli spari, e la proprietaria del cane. Il carabiniere sentito ha confermato che, negli stessi minuti, al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele era arrivata una pensionata con ferite successive all’aggressione di un cane. In base alle accuse, l’imputato avrebbe raggiunto il recinto proprio per finire il cane dopo aver saputo dell’aggressione all’anziana. “Non posso riferire altri particolari – ha continuato il testimone – perché non mi sono occupato di ulteriori indagini su questo caso né so dire se vi fosse un collegamento tra l’aggressione alla donna e gli spari al pitbull”. L’uomo accusato è difeso dall’avvocato Maurizio Cannizzo che, a sua volta, ha esposto le proprie domande, rivolgendole al carabiniere intervenuto in piazza Aldo Moro, tra le palazzine dello Iacp a Scavone.