Un pezzo di passato che sfida la storia, la Colonna Dorica di Gela e il suo avvincente passato

La Colonna Dorica di Gela, unico frammento dell’antico tempio di Atena: scopri la sua storia!

A cura di Redazione
12 agosto 2025 11:00
Un pezzo di passato che sfida la storia, la Colonna Dorica di Gela e il suo avvincente passato - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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A Gela, sul promontorio di Molino a Vento, resiste solitaria una colonna. Alta quasi otto metri, è tutto ciò che rimane di uno dei più importanti templi greci dell’intera Sicilia meridionale. Si tratta della cosiddetta Colonna Dorica di Gela, unico frammento in piedi del Tempio C, dedicato ad Atena Lindia, costruito nel V secolo a.C. per celebrare la vittoria dei Greci sui Cartaginesi nella battaglia di Himera. Oggi, questa colonna non è solo un simbolo archeologico: è una sentinella del passato, che racconta la forza, la cultura e la caduta di una delle più antiche poleis dell’isola.

Un tempio nato per celebrare una vittoria

Il Tempio C, a cui appartiene la Colonna Dorica, fu costruito poco dopo il 480 a.C., su iniziativa del tiranno Gerone I di Siracusa, per commemorare la vittoria nella battaglia di Himera. Era un edificio di proporzioni monumentali: 51 metri di lunghezza per 22 di larghezza, con 6 colonne sui lati corti e 14 su quelli lunghi. Il tempio era probabilmente decorato con acroteri in marmo pario, provenienti dalle Cicladi, e presentava elementi architettonici raffinati, segno del potere e della ricchezza raggiunti da Gela in quell’epoca.

La distruzione e la rinascita della colonna

Nel 405 a.C., i Cartaginesi guidati da Imilcone attaccarono e distrussero Gela. Il Tempio C fu abbattuto e gran parte delle sue strutture furono smontate o saccheggiate. Per secoli, le sue rovine rimasero sepolte. Solo nel Novecento, durante una campagna di scavi guidata da Paolo Orsi, vennero alla luce i resti del tempio, tra cui la famosa colonna. Negli anni ’40, l’archeologo Dinu Adameșteanu curò il rialzamento e il restauro dell’unico fusto dorico sopravvissuto, che fu ricollocato sul suo basamento originale e cementato per garantirne la stabilità.

Un simbolo eterno di Gela

Oggi, la Colonna Dorica svetta da sola tra le pietre dell’antica acropoli, ma il suo significato è tutt’altro che marginale. Non solo è diventata l’emblema storico della città, ma è anche un documento tangibile di oltre 2500 anni di storia. Attorno a lei si snoda il parco archeologico dell’acropoli, dove sono visibili altri resti dei templi arcaici e delle fortificazioni timoleontee. La sua collocazione, in alto sul promontorio a sud della città moderna, offre una vista mozzafiato sul Golfo di Gela, rendendola anche un punto panoramico privilegiato.

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