Gela. Un corridoio piccolo e angusto, nessuna sala d’attesa e utenti costretti ad attendere in piedi, senza alcuna vera privacy. Il prelievo sangue all’ospedale “Vittorio Emanuele” viene effettuato in una stanza che risente anche di umidità e muffa. Questa mattina, la situazione è emersa in maniera chiara. “Non sono condizioni accettabili – dice il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito – ci sono anche lunghe attese ma è inammissibile che un servizio di questo tipo venga relegato in un corridoio di questo tipo e con queste condizioni, senza neanche servizi igienici. Si svilisce il lavoro che gli operatori fanno con abnegazione e non si dà assistenza agli utenti”.
Sammito è convinto che così non si possa andare avanti. Anche l’associazione Late, da poco, ha lanciato l’allarme. “Non è possibile che il personale lavori in queste condizioni e gli utenti debbano patire mente i vertici di Asp stanno nelle loro poltrone a non decidere”, conclude.
GELA dimenticata , alle prossime elezioni spero che i gelesi se ne ricordono .
Città abbandonata a se stessa , grazie politici