Gela. “Nei momenti difficili di un partito bisogna prima di tutto puntare all’unità”. “Si parla solo della vertenza…”. Lo ha detto, davanti alla direzione provinciale democratica convocata all’hotel Sileno, il neo segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina. A suo fianco, c’erano il segretario regionale Fausto Raciti, quello provinciale Giuseppe Gallé e il deputato all’Ars Giuseppe Arancio. I democratici si sono radunati per valutare il da farsi davanti alla vertenza Eni, in atto oramai da diverse settimane. Il segretario regionale Fausto Raciti, già al suo arrivo, ha voluto sgomberare il campo da eventuali fraintendimenti. “Siamo quì per parlare della vertenza e non di politica”, ha chiosato davanti alle recenti polemiche legate al possibile congresso bis organizzato da una parte dei renziani locali, con in testa l’ex sindaco Angelo Fasulo, comunque in prima fila mentre il segretario Peppe Di Cristina lanciava il dibattito.
Alla riunione hanno preso parte anche gli ex deputati regionali Lillo Speziale e Miguel Donegani, ritenuti i veri artefici dell’intesa che ha consegnato la segreteria cittadina a Di Cristina, scalzando l’eventuale concorrenza del gruppo vicino all’ex sindaco Angelo Fasulo. “O si cresce tutti oppure si decresce tutti”, ha spiegato Sebastiano Abbenante, componente della direzione cittadina del Pd, impegnato nella lettura del documento consegnato alla fine al segretario regionale Raciti. I democratici puntano al rilancio degli investimenti di Eni e, allo stesso tempo, all’avvio di un più complessivo studio di monitoraggio ambientale insieme alla definizione delle basi per una nuova economia locale. La segreteria Di Cristina, comunque, tramite Fausto Raciti, punta in ogni caso ad un confronto diretto con il premier Matteo Renzi e con i vertici nazionali del Pd, compresi quelli che fanno attualmente parte della compagine di governo.