Un colpo da quattordicimila euro, le impronte incastrano un ambulante: è finito a processo

 
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Gela. Quattordicimila euro spariti dopo l’irruzione di almeno tre giovani all’interno di un’abitazione della zona di viale Mediterraneo. Le impronte rilevate nell’abitazione. Per il colpo, sotto processo è finito un ambulante. Deve rispondere alle accuse davanti al giudice Marica Marino. “La casa era a soqquadro – ha detto l’anziana proprietaria – i soldi erano nascosti perché li risparmiavamo in vista dell’acquisto di un’automobile”. I ladri sarebbero riusciti ad entrare nell’appartamento, approfittando dell’assenza dei proprietari. I catenacci posti all’ingresso sarebbero stati rimossi. Durante la loro fuga su un motorino, persero uno dei caschi che venne successivamente ritrovato dagli investigatori. L’identificazione dell’imputato, stando a quanto riferito da un agente della polizia scientifica intervenuto sul posto, avvenne a diversi anni di distanza. Ad incastrarlo, le impronte digitali rilevate nell’appartamento preso di mira. I testimoni sentiti in aula hanno risposto alle domande formulate dai legali di difesa, gli avvocati Davide Limoncello e Leandro Rivecchio, e dal pubblico ministero Sonia Tramontana.

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