Un capolavoro che ha fatto il giro dell’Europa | La statua di Caltanissetta che ha stupito il continente
A Caltanissetta la statua del Redentore fu fusa con cannoni pontifici: un segno di pace nato dalla storia e dalla fede.
Nel 1900, Papa Leone XIII promosse la costruzione di venti statue del Redentore in occasione del Giubileo, per celebrare i due millenni dalla redenzione. A Caltanissetta fu scelto il Monte San Giuliano per la sua posizione geografica centrale in Sicilia, su suggerimento del canonico Francesco Pulci, insieme al vescovo Ignazio Zuccaro, che formarono un comitato per la raccolta fondi.
Fu ricevuto il bronzo della statua – alta circa 4,85 m e montata su un basamento in pietra progettato da Ernesto Basile – dalla fusione di due cannoni pontifici, simbolo di pace che nasce da armi convertite [Fonte: Wikipedia – Monumento al Redentore (Caltanissetta)]. La statua, realizzata dalla ditta romana "Rosa e Zanazio", arrivò in città in treno e fu trasportata fino alla vetta tramite un carro trainato da sei coppie di buoi. La benedizione avvenne il 30 luglio 1900, mentre l’inaugurazione fu rimandata al 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, patrono della città, a causa dell’assassinio del re Umberto I.
La statua che parla alla città e una scoperta sorprendente
Fin dall’inaugurazione, il Monumento al Redentore divenne meta religiosa e civica: ogni 6 agosto, festa della Trasfigurazione, è teatro di processioni e pellegrinaggi tra le strade e il monte [Fonte: Wikipedia – Monumento al Redentore (Caltanissetta)]. Il simbolo di Cristo Redentore, rivolto verso nord-est e non verso la città, ha generato nei decenni leggende popolari legate alle superstizioni locali.
Curiosità
Nel 1999, la statua fu oggetto di un importante restauro promosso dalla Diocesi insieme a esperti di conservazione. Durante i lavori, gli artigiani scoprirono microfessure nel bronzo dovute al tempo, ma furono anche ritrovate le saldature originali del 1900, confermando l’integrità dell’opera e la sua autenticità storica.
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