Gela. Una presenza silenziosa, solo con qualche cartello esposto durante la seduta di question time del consiglio comunale. Una delegazione di genitori degli alunni della scuola “Solito” e di esercenti di quella zona, si è presentata all’assise civica. Hanno voluto ricordare all’istituzione che è già trascorso un anno da quando l’istituto è stato interdetto, a causa di un crollo interno. Da allora, nonostante diverse iniziative pubbliche, non hanno avuto riscontri e non ci sono indicazioni chiare su quando potranno iniziare i lavori. Gli alunni sono stati suddivisi in altri plessi ma molti genitori hanno scelto di lasciare la “Solito”, iscrivendo i figli in altri istituti. Se la situazione è difficile per chi frequentava l’istituto, non lo è da meno per coloro che lavorano nella zona. Per tante attività, è stata la fine. Ci sono invece esercenti che continuano ad operare ma con una soglia della clientela, numericamente sempre più esigua.
La “Solito”, infatti, era vista come un punto d riferimento, che riusciva a muovere anche l’indotto commerciale. Dopo un anno, invece, sui cartelli esposti in consiglio c’è scritto “Chiusura Enrico Solito=Chiusura attività” e ancora ”Siamo stati abbandonati” e “la politica è assente”.