Gela. Momenti di grande emozione ieri mattina all’Istituto “Giovanni Verga” dove gli alunni e le Istituzioni presenti (c’erano tra gli altri il pm Luigi Lo Valvo, il senatore Pietro Lorefice e l’assessore Salvatore Incardona) hanno piantato un alberello nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro”. Il progetto, iniziato nel 2020, a seguito di un accordo di programma tra il Ministero della Transizione Ecologica e i Carabinieri forestali, è un’occasione non solo per avvicinare concretamente i giovani alle tematiche ambientali, ma anche per contribuire a ridurre il riscaldamento globale attraverso la messa a dimora di migliaia di piantine, futuri alberi, che costituiranno un bosco diffuso. La gestione delle domande è stata affidata al Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, deputato anche alla produzione e distribuzione delle piantine forestali, che qui in città ha portato una Talea prelevata dall’Albero in memoria di Giovanni Falcone, divenuto meta di pellegrinaggi da tutto il mondo e diventato simbolo della gente che si ribella alla mafia. Un messaggio simbolico forte come ha voluto sottolineare l’appuntato Carmela Lucisano nel descrivere il piccolo arbusto ai ragazzi. Il Progetto Nazionale si sta rivelando un efficace contributo al percorso verso la sostenibilità, attraverso il quale gli Istituti scolastici diventano parte attiva nella scelta dell’area dove piantare gli alberelli, nel proprio plesso oppure in altre zone bisognose di essere riqualificate, attraverso la messa a dimora delle piante e la loro cura anche negli anni successivi. Un perfetto connubio tra attività sociale ed ambientale.
Fondamentale il messaggio che la scuola ha voluto dare ai propri ragazzi. Quello dell’importanza della memoria e della legalità, come ha confermato il dirigente Viviana Aldisio. Nei prossimi giorni sulla parete dell’istituto che si affaccia su viale indipendenza, teatro purtroppo di numerosi incidenti stradali, inizieranno i lavori di un grande murales, realizzato dall’artista gelese Roberto Collodoro, che riprodurrà proprio il ritratto più famoso dei giudici Falcone e Borsellino. Un ulteriore monito al rispetto dei valori della legalità e della cittadinanza in un quartiere che in questi anni ha affrontato un difficile percorso di rinascita.