Gela. Una storia infinita. Una sorta di tela di Penelope per lo stadio Presti. Quando tutto sembra optare per la riapertura spunta sempre una novità. La Commissione Pubblici spettacoli ha dato parere negativo, rimandando la sua omologazione. L’amministrazione, dopo mesi di esibizione di documentazioni, certificati e interventi di sicurezza, era convinta che quella di oggi sarebbe stata una sorta di ratifica. Così non è stato.
Asp, Vigili del Fuoco, Figc, Genio Civile si sono riuniti presso il comando di polizia municipale dopo un primo sopralluogo. Ed è emerso che il problema non è più la tribuna o la gradinata ma le torri faro, il cui certificato antisismico è scaduto quattro anni fa. Peccato che non fosse stato rilevato in precedenza ma solo oggi. Il delegato della Figc ha concesso l’omologazione del rettangolo di gioco, per cui si potrebbe giocare a porte chiuse ma il Gela FC ha preferito farlo al Mattei contro il Giarre.
Delusi gli assessori Ivan Liardi e Terenziano Di Stefano. “Abbiamo prodotto tutto quello che in questi mesi ci è stato chiesto – ha detto Liardi – adesso questa nuova prescrizione che riguarda i parapetti e le torri faro. Faremo anche questo. Ci spiace fare slittare ancora l’apertura ma faremo il massimo per eliminare anche questi inconvenienti in tempi brevissimi. Intanto si può usare per allenamenti e partite a porte chiuse ma ovviamente noi miriamo alla sua riapertura totale”.
La verità è che l’indagine della procura scattata la scorso anno ha coinvolto la stessa commissione pubblici spettacoli che adesso esige che ogni dettaglio sia al suo posto. Perchè se di dovesse seguire in maniera ligia ogni norma probabilmente tutti i campi siciliani oggi sarebbero chiusi e sigillati.
Allora io mi chiedo perché hanno dato l’autorizzazione agli allenamenti se sono pericolosi le torri faro?qualcuno rema contro !!!!!!!!??!!!!!!