Gela. Colpevolizza i medici non capaci, parlando di fenomeno diffuso di mala sanità. Non solo a Gela ma in tutta Italia. Dal pulpito della parrocchia di San Rocco, don Enzo Romano, durante i funerali della piccola Gloria Maria Ascia, morta mercoledì pomeriggio durante un intervento di preparazione ad una trasfusione di midollo osseo in una sanza di degenza del policlinico Tor Vergata di Roma, è stato diretto parlando di “cretini che ammazzano”.
“La bimba ringraziava e dava il bacino agli infermieri che la trattavano in quel modo – dice don Romano – E’ una morte infame, dove la bimba perisce per negligenza e superficialità anche da parte della sanità. Non è soltanto da noi che c’è la mala sanità. E’ il morbo della nostra Italia. E’ avvenuto in una città come Roma e in un luogo universitario.
Questo la dice lunga quando si mandano avanti i figli cretini, pur di laurearli. Se non sono capaci devono essere fermati. Cretini non bisogna mandarne più avanti perché poi ammazzano, scannano. Se sono cretini facciano i cretini. Se sono stupidi e non conoscono la materia, che vengano fermati pur essendo figli di stimati professionisti”.