Gela. Il Comune ha deciso di rompere ogni indugio. L’ente si rivolge formalmente alla Presidenza della regione e all’Ars e li diffida. Per la giunta si rischia un danno economico enorme. Entro il 9 maggio prossimo dovrà arrivare il via libera al passaggio, anche amministrativo, alla Città metropolitana di Catania, così come deliberato dai cittadini a conclusione di un referendum e come previsto dal consiglio comunale lo scorso agosto. Senza risposte da Palermo, stando alla giunta Messinese che ha appena deliberato il provvedimento, il Comune di Gela rischia di essere tagliato fuori dall’indizione delle elezioni per gli organi istituzionali della Città metropolitana di Catania e dall’intero procedimento di gestione delle strategie di sviluppo di quell’area. Se non dovessero arrivare risposte, l’ente è già pronto a chiedere un maxi risarcimento danni alla Regione e a chiamare in causa la procura della Corte dei conti regionale e quella generale d’appello per la Regione siciliana. Intanto, con il voto favorevole del sindaco Domenico Messinse e di tutti i suoi assessori, la giunta ha già provveduto ad assegnare un incarico legale all’avvocato Guglielmo Piazza che da tempo segue la vicenda ed ha chiesto di poter ottenere gratuitamente il mandato, ad eccezione della copertura delle solo spese vive. Peraltro, la giunta ha detto sì all’incarico nonostante il legale stia al contempo patrocinando un procedimento contro il Comune, legato alla vicenda Agroverde. Per il sindaco e i suoi assessori, però, tutto ciò non andrebbe ad influire sul mandato assegnato al professionista che ha appunto chiesto di portare avanti, gratuitamente, l’intero incarico appena ricevuto.