Gela. Fiera di fare parte di un team di ricercatori le cui indagini hanno condotto alla scoperta del ruolo di una proteina in grado di controllare la progressione del tumore al seno.
Laureata in biologia cellulare e molecolare presso l’università di Tor Vergata e studentessa del corso di dottorato alla Ku Leuven in Belgio, la gelese Rossella Lucà, 29 anni , ha raggiunto nell’ambito della sua ricerca un obiettivo importante se si pensa che nel tempo potrebbe portare a prevedere le metastasi indotte dal tumore alla mammella.
Assunto come oggetto di discussione della sua tesi di dottorato, lo studio ha dimostrato come la Fmrp (la stessa proteina ritenuta responsabile della più comune forma di ritardo mentale ereditario,la sindrome dell’x fragile), contribuisca anche all’avanzamento del cancro alla mammella. Le analisi mostrano come essa funga da “interruttore molecolare” capace di determinare i livelli di altre proteine coinvolte nei diversi stadi del tumore al seno, così come la progressione delle cellule cancerogene nel circolo sanguigno.
E’ la prima volta che viene esaminata la stretta relazione tra i livelli di questa proteina nel tessuto tumorale e la possibilità delle cellule cancerogene di diffondersi in altri organi. La ricerca, coordinata dalla professoressa Claudia Bagni e pubblicata ieri sulla rivista internazionale Embo Molecular Medicine, ha sostanzialmente evidenziato come la riduzione dei livelli della Fmrp porti ad una riduzione delle probabilità di formazione delle metastasi.
“La nostra speranza” afferma Rossella “è che in futuro essa possa diventare un valido marcatore per la prognosi di tumori al seno molto aggressivi. Una chiave di svolta per prevenire le metastasi, la causa principale di morte per il tumore più diffuso nel sesso femminile”.