Tuffi dal pontile interdetto, minori rintracciati e multati: pagheranno i genitori

 
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Gela. Sono stati tre i minori rintracciati e multati per una somma pari a 500 euro ciascuno dagli operatori della Guardia Costiera locale per i tuffi effettuati dal pontile sbarcatoio, interdetto a causa delle gravi condizioni di degrado in cui versa. Della vicenda abbiamo riferito ieri. Poco prima che iniziasse la stagione estiva, i militari della Guardia Costiera avevano provveduto a far chiudere anche la scaletta attraverso cui era possibile salire sulla piattaforma direttamente dal mare. Questo però non ha scoraggiato i tanti giovani, principalmente minori, che pur di tentare la sfida dei tuffi in mare hanno vandalizzato la rete saldata in modo da poter salire sulla parte finale del pontile e da lì gettarsi in mare, incuranti dei pericoli che l’acqua nasconde. Alla base ci sono infatti grossi blocchi di calcestruzzo e aste di ferro che potrebbero anche costare la via allo sfortunato tuffatore.

Domenica pomeriggio, c’è stata una segnalazione alla capitaneria di porto e subito dopo è stato caricato sui social un video che ritrae diversi giovani giunti sul pontile per i tuffi. La capitaneria di porto ha inviato subito un gommone. Alla vista dei militari i ragazzi si sono dati alla fuga. Nelle scorse settimane, c’erano stati provvedimenti sanzionatori emessi proprio nei confronti di un bagnante intento a tuffarsi dal pontile, ormai interdetto ma sul cui futuro si sa ben poco. Il personale della capitaneria di porto si dice fortemente preoccupato dallo spirito di emulazione che spinge i ragazzi a tuffarsi dal pontile: non si faranno sconti a nessuno. Anche i minori saranno multati e a pagarne le conseguenze in questo caso saranno i genitori.

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